14 novembre 2016 - deliberazione (giunta: proposta e urgenza) 2015-07078
Piano regionale delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare
Piero Fassino
Voglio dire ai consiglieri, al sindaco e all'assessore che il problema non è fidarsi, io mi fido, consigliere carretto, vorrei che lo stesso atteggiamento lei lo avesse verso di noi. lei chiede a me di fidarmi di quanto dice il sindaco appendino e vorrei che lei, quando io dico delle cose sul bilancio, si fidasse e non dichiarasse cose che non hanno corrispondenza con la realtà; la fiducia è un fatto bilaterale.
A parte questo, il punto qui è molto semplice: se non c'è un atto, cioè una modifica della dgr regionale che riconosce che il comune ha titolo per richiedere il 50% degli oneri del contributo di valorizzazione, la regione non ha titolo per erogarla e quindi noi non abbiamo titolo per rivendicarla, il problema è giuridico- amministrativo, non è un problema politico. ci può essere la più buonafede nel sindaco appendino, nell'assessore valmaggia, nel presidente chiamparino, ma se la regione a un certo punto eroga un contributo che non ha un atto giuridico che lo giustifica, qualsiasi cittadino di questa città o di questo paese può ricorrere alla giustizia amministrativa e dire: "perché la regione ha erogato questo contributo senza titolo?". questo è il tema, tutto il resto possiamo discuterlo.
Personalmente non abbiamo alcuna difficoltà a favorire che la regione possa alienare i suoi immobili, tant'è vero che la deliberazione è stata preparata dalle nostre amministrazioni. non è in discussione la condivisione della finalità che si propone la regione nel dismettere quegli immobili, è in discussione il percorso, la procedura.
siccome è nell'interesse della città, tutti noi non possiamo concedere che vi sia una riduzione di una contribuzione che è dovuta, o c'è un atto giuridico che ci garantisce che dopo la potremo esigere o, se non c'è un atto che garantisce questa possibilità, noi andiamo in una condizione di incertezza, di precarietà e a rischio che, successivamente a questa deliberazione, non ci sia il titolo per rivendicare il pagamento del contributo; questa è la questione e per questo noi l'abbiamo congelata, si tratta solo di buonsenso.
Essendo noi d'accordo con la finalità che la regione ci propone, cioè alienare quegli immobili, non avendo difficoltà a fare le varianti urbanistiche che lo consentano e avendole fatte, perché l'abbiamo congelata? ovviamente non per un dissenso politico o per fare un dispetto a qualcuno, perché condividiamo; l'abbiamo congelata perché lungo il percorso ci siamo accorti che la bontà della finalità e la condivisione di quella scelta però non poteva bypassare atti amministrativi e certezza del diritto che consentissero al comune di Torino di poter avere il contributo di valorizzazione.
Io, quindi insisto, come hanno già fatto i consiglieri lo russo, morano ed altri, attenzione, rischiamo di approvare una deliberazione che pregiudica successivamente un titolo per rivendicare il contributo di valorizzazione. fosse anche un solo euro, ma non si tratta comunque di una piccola cifra, attenzione perché poi si discute di bilancio, bilancio, bilancio - per inciso, non esiste nessun debito fuori bilancio di 70 milioni, come si è scritto e si è detto in questi giorni sui giornali e i funzionari che lo stanno accertando sono funzionari di questo comune e lo dimostreranno -, ma a parte questo, questa è la questione. quindi non possiamo metterci nella condizione di spiegare ai torinesi che abbiamo rinunciato a una contribuzione che, per legge, è dovuta e per la quale non avremmo titolo a rivendicarla se non c'è prima un atto amministrativo della regione che ci mette in una condizione di certezza.