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Chi sono e perché qui
28 ago 2022 |
Sono nato tra i monti della Valle di Susa, Mio padre è stato uno dei capi della Resistenza in Piemonte, dedicandosi dopo la guerra ad una attività imprenditoriale. Allievo dei gesuiti, il mio impegno politico inizia a Torino e lí si sviluppa fino alla metà degli anni '80, quando ho assunto responsabilità nazionali. Insieme ad Achille Occhetto sono uno dei giovani dirigenti che guidano la trasformazione del PCI e la nascita dei Democratici di Sinistra. ![]() Perché candidato a Venezia e nel Nord-est ? Una prima ragione discende dalla intensa frequentazione di queste terre. Da leader di partito ho condiviso con il PD e il centro sinistra di questi territori ![]() Da ministro del Commercio estero ho girato in lungo e in largo per i distretti - l'occhialeria di Belluno, il prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, l'arredo-legno di Oderzo e della sinistra Piave, il tessile-moda, le calzature della riviera del Brenta, il sistema sport di Montebelluna, le vetrerie di Murano, gli insediamenti ittici di Chioggia - stabilendo una feconda collaborazione con imprese, associazioni di categoria, sindacati e accompagnando molte aziende e consorzi sui mercati internazionali. Una seconda ragione del mio essere qui è legata ai valori forti di queste terre. Rispetto di ogni persona, promozione della capacità di ognuno, gusto della innovazione e della creatività', solidarietà verso chi soffre, accoglienza e integrazione delle diversità, capacità di cogliere in anticipo i cambiamenti, orgoglio di appartenenza e consapevolezza di essere eredi di una grande storia. Sono valori in cui mi identifico. Sento vicino l'incontro, particolarmente fecondo in Veneto, tra una radicata e diffusa cultura cattolica e una laicità rispettosa della fede e dei suoi valori. Anche in questo mi ritrovo, cresciuto in una Torino segnata dall'incontro tra il cattolicesimo sociale di Don Bosco e la laicità progressista di Piero Gobetti e Antonio Gramsci. E, infine, condivido la scelta di candidare dirigenti nazionali in territori elettoralmente difficili per rendere credibile l'ambizione del Partito Democratico di rappresentare l'Italia intera, incluse quelle aree dinamiche - come il Veneto - che sono il motore dello sviluppo del Paese. E con questo spirito che ho accettato la candidatura propostami da Enrico Letta. E il mio impegno, se sarò eletto, sarà rappresentare ogni giorno in Parlamento la voce delle genti di Venezia, Treviso e Belluno. RESTITUIRE AGLI ITALIANI CERTEZZE E FIDUCIA Il voto del 25 settembre cade in una società percorsa da ansie e inquietudini: per un Covid che ancora non è debellato, per un caro-energia e un'inflazione che pesano sulle imprese e su stipendi, pensioni, redditi, per le troppe precarietà del lavoro, per l'incertezza sul futuro dei figli, per le tante disuguaglianze che affliggono molte famiglie. La politica è chiamata a dare soluzioni concrete, restituire certezze e fiducia. A questo vuole rispondere il Partito Democratico, proponendo un'Italia saldamente ancorata all'Europa. Un'Italia che persegua uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Un'Italia che contrasti le disuguaglianze , che dia ad aziende e famiglie un fisco giusto e una burocrazia leggera, sostenga le imprese e tuteli il lavoro e la sua dignità, si prenda cura delle persone fragili - l'infanzia, gli anziani, chi è colpito da disabilità - e non lasci indietro nessuno. Un'Italia che investa sui giovani e garantisca alle donne una effettiva parità di genere. Un'Italia inclusiva e aperta, di cui ognuno - ovunque sia nato - si senta cittadino. Obiettivi molto lontani dalle pulsioni di una destra che propone un'Italia chiusa, più ingiusta, più piccola, lontana dall'Europa e marginale nel mondo. Sappiamo che molti cittadini hanno vissuto con sconcerto una crisi politica improvvisa e ingiustificata e sappiamo che non pochi elettori guardano alla politica e al voto con diffidenza e delusione, coltivando l'idea di non recarsi alle urne. A tutti nei prossimi 30 giorni dovremo rivolgerci. A chi già ha guardato con fiducia a noi, ma anche a chi vive sentimenti di delusione e a chi si è già rifugiato nell'astensione. E anche a tutti coloro che in buona fede si sono affidati a partiti che provocando la caduta del governo Draghi hanno tradito l'Italia. A tutti chiederemo di essere protagonisti di un grande moto di riscatto per restituire all'Italia e agli italiani fiducia e speranza. E chiederemo di farlo insieme perché, come ha ammonito Papa Francesco, nessuno si salva da solo. |