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Balcani: riprendere i negoziati tra UE e Serbia, accelerare il processo di integrazione
"Riprendere i negoziati tra Bruxelles e Belgrado per l'adesione della Serbia all'Unione europea è un passaggio essenziale per l'accelerazione del processo di integrazione europea dei Balcani occidentali".
Lo ha detto il Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati Piero Fassino nell'odierno colloquio on line con il Presidente della Commissione Esteri del Parlamento serbo Zarko Obradovic.
"All'accelerazione dei negoziati europei - ha sottolineato Fassino - è importante che parallelamente corrisponda, da parte di Belgrado, la realizzazione di riforme richieste dall'Unione europea in materia di stato di diritto, libertà di informazione, indipendenza della magistratura, lotta alla corruzione. Così come è importante che il dialogo interpartitico avviato tra tutti gli attori politici, sociali e di società civile, con la mediazione del Parlamento europeo, raggiunga un accordo che consenta di arrivare, nel 2022, a elezioni politiche nei cui esiti tutti possano riconoscersi".
"Altrettanto importante - ha rinnovato Fassino - giungere a un accordo tra Belgrado e Pristina per la normalizzazione di rapporti tra Serbia e Kosovo, sostenendo le iniziative di facilitazione del rappresentante europeo Lajcak."
"Il contributo - ha concluso Fassino - che l'Italia intende dare alla stabilità dei Balcani occidentali potrà trovare ulteriore forza nella cooperazione tra i Parlamenti della regione e in questa direzione va la Conferenza interparlamentare sui Balcani occidentali promossa lunedi 26 aprile dalla Commissione esteri della Camera."

Macedonia del Nord: si proceda con l'integrazione UE
19 aprile 2021 - "È indispensabile che entro l'anno si convochi la Conferenza Intergovernativa per aprire i negoziati per l'ingresso nell'Unione Europa della Macedonia del Nord, adesione raccomandata dalla Commissione Europea fin dal 2009.
Risolto con l'Accordo di Prespa il lungo contenzioso con Atene sulla denominazione dello Stato macedone si deve arrivare rapidamente ad un accordo con la Bulgaria che liberi la strada dei negoziati dall'ultimo ostacolo."
Lo ha detto oggi Piero Fassino Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati nel corso dell'incontro online con il Presidente della Commissione Esteri del Parlamento della Macedonia del Nord, Antonijo Miloshoski, in vista della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni Esteri dei Balcani occidentali e di Paesi dell'Unione Europea, promossa dalla Commissione Esteri della Camera per lunedì 26 aprile.
"Alle aspettative di integrazione dei popoli dei Balcani - sottolinea - è essenziale che l'Unione Europea risponda manifestando una volontà chiara e determinata di integrazione. Avviati i negoziati con Serbia e Montenegro, ora è tempo di farli decollare con Albania e Macedonia del Nord. Ogni ulteriore dilazione - conclude - non può che suscitare frustrazione e delusione in opinioni pubbliche che nonostante tutto continuano a guardare con speranza e fiducia all'Unione Europea".

Accelerare l'integrazione europea dei Balcani
16 aprile 2021 - Incontro on line con i Presidenti delle Commissioni esteri di Montenegro e Kosovo.

"È urgente un'accelerazione del processo di allargamento dell'Unione Europea ai Balcani occidentali: sono passati 26 anni dalla pace di Dayton e 18 dal Consiglio Europeo di Salonicco. Ogni ulteriore rallentamento rischia di suscitare frustrazioni nelle opinioni pubbliche e nelle classi dirigenti, favorendo il riemergere nella regione di pulsioni nazionalistiche ed etniche e la tentazione di rimettere in discussione il delicato assetto raggiunto al termine della guerra degli anni '90".
Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Esteri Piero Fassino che ha questa mattina avuto due incontri online con i Presidente delle Commissioni Esteri di Montenegro, Miodrag Lekic, e Kosovo, Haki Abazi.
"La necessità di un cambio di passo europeo - ha sottolineato Fassino - è tanto più necessario di fronte alla attiva pressione nella regione di altri attori internazionali, come si è visto nell'approvvigionamento dei vaccini"
"Ci attendiamo - ha detto Fassino al Presidente Lekic - che i negoziati aperti dalla UE con il Montenegro conoscano una accelerazione accompagnati da una contestuale approvazione delle riforme richieste dalla UE in materia di Stato di diritto, giustizia e lotta alla corruzione, creando così le condizioni necessarie per portare a conclusione i negoziati".
"Ci attendiamo - ha sottolineato Fassino al presidente Abazi - che vengano ripresi i colloqui tra Pristina e Belgrado per la normalizzazione delle loro relazioni, passaggio necessario per il riconoscimento del Kosovo da parte di tutti gli stati dell'Ue e per aprire la strada alla sua inclusione europea".
Al termine degli incontri i Presidenti Lekic e Haki hanno assicurato la loro partecipazione alla Conferenza sui Balcani occidentali promossa lunedì 26 aprile dalla Commissione Esteri della Camera dei Deputati con i Presidenti delle Commissioni Esteri della regione e dei Paesi dell'Unione Europea più direttamente impegnati.

 
Balcani: l'UE riconosca alla Bosnia-Erzegovina lo status di candidato
9 aprile 2021 - "L'Italia auspica che entro il semestre di presidenza portoghese UE venga riconosciuto alla Bosnia-Erzegovina lo status di Paese "candidato" fatto che rappresenterebbe un significativo passi in avanti nel suo percorso di integrazione europea". Lo ha detto il presidente della Commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, introducendo l'incontro bilaterale con il suo omologo della Camera dei rappresentanti di Bosnia ed Erzegovina, Safet Softić.
"Si tratta di un obiettivo ambizioso - prosegue Fassino - ma è alla portata della Bosnia, a condizione che tutte le forze politiche nel Paese lavorino in modo unito per il suo raggiungimento e si avanzi nel programma di riforme raccomandate dall'Unione europea".
"L'Italia - rimarca - da sempre è un grande sostenitore dell'integrazione europea del Balcani occidentali. Sono già passati 18 anni dal Consiglio europeo di Salonicco che lanciò la strategia di integrazione della regione balcanica. Una continua dilazione dei tempi - conclude Fassino - rischia di frustrare le aspettative di una popolazione che vede nell'integrazione europea un obiettivo di stabilità, sviluppo e sicurezza".
A conclusione dell'incontro, il presidente Safet Softić ha accolto l'invito a partecipare il 26 aprile prossimo alla Conferenza dei presidenti delle Commissioni esteri dei Balcani occidentali promossa dalla Commissione Affari esteri della Camera dei deputati.