”Chi volontariamente provoca danni, sabota, distrugge, dissipa”: così il vocabolario definisce il “guastatore”. In linguaggio militare è il soldato che mina i ponti, inquina i pozzi, interrompe le comunicazioni e falsifica i messaggi, organizza sabotaggi nelle retrovie del nemico.
Non c’è definizione più appropriata per definire Donald Trump: un “presidente guastatore” che scientemente sta dissestando il mondo e i suoi assetti.
Una strategia fondata su tre atti in sequenza: cogliere di sorpresa con proposte o dichiarazioni imprevedibili; imporre così la Agenda obbligando a giocare sul terreno da lui scelto; imporre un negoziato alle sue condizioni, traendone il massimo beneficio, soprattutto in termini economico-commerciali...