Come un ottovolante sulle montagne russe continua la strategia sali-scendi di Donald Trump. Il metodo è sempre il medesimo, replicato anche nella vicenda dei dazi: avanzare una proposta imprevedibile e volutamente dirompente, obbligare così il mondo a stare su quel terreno di gioco, per poi negoziare in condizioni di forza. E poter dire agli americani che gli Stati Uniti sono tornati grandi. Soltanto che così si sta dissestando ogni regola e ordine internazionale, con gravi conseguenze anche sul piano interno.
Il modo con cui sono stati posti dazi supplementari a mezzo mondo - dalla Cina all’UE, dall’Australia al Canada, dal Giappone alla Corea del Sud, dal Messico a paesi emergenti asiatici - ha determinato un crollo delle borse e dei mercati finanziari provocando danni ingenti a un immensa moltitudine di persone...